Nutrizione & Dietetica clinica

Il termine “nutrizione” indica il complesso dei processi biologici che consentono o condizionano la conservazione, l’accrescimento, lo sviluppo dell’organismo vivente e la reintegrazione delle perdite materiali ed energetiche che accompagnano le diverse attività funzionali (Fonte: Treccani). Da ciò si deduce che ciò di cui ci nutriamo risulta fondamentale per il nostro corpo, al fine di preservare la salute cellulare e generale, il corretto metabolismo energetico e le funzioni del nostro organismo.

Per ogni individuo si rende necessaria un’impostazione nutrizionale corretta, sulla base di fabbisogni specifici legati ad età, genere, stato di benessere ed eventuale presenza di patologie, livello di attività fisica ed altri fattori.

Un primo obiettivo all’interno di un percorso nutrizionale è quindi anche quello educativo, volto a sensibilizzare ad una corretta educazione nutrizionale, valida e fondamentale per il benessere e il sostegno dello stato di salute in tutte le età della vita. Quanto appreso durante il percorso dovrebbe poi auspicabilmente diventare un bagaglio di conoscenze corrette da mantenere in modo autonomo nel lungo termine, tramite la messa in atto di cambiamenti più o meno complessi volti ad impostare o ritrovare abitudini salutari.

Oltre allo stimolo educativo, un percorso di rielaborazione delle proprie abitudini alimentari comprende anche un lavoro condotto assieme al professionista per lo sviluppo di strategie che possono rendere possibile il cambiamento. Sappiamo infatti che un intervento squisitamente educativo, ma non supportato dalla comprensione del come attuare i consigli specifici ricevuti, si rivela parziale e nella maggior parte dei casi non sufficiente.

Risulta necessario pertanto impostare un rapporto di fiducia con il professionista con cui si svolge un percorso nutrizionale: da tempo è superato l’approccio dietologico prescrittivo, per cui si pensa che la prescrizione di un menù in modo costrittivo possa risolvere qualsiasi problema. Questo genere di approccio, anzi, potrebbe in alcuni casi rivelarsi addirittura dannoso. Ciò che risulta invece fondamentale sarebbe una focalizzazione migliorativa dello stile di vita complessivo, passo dopo passo e con una visione verso l’orizzonte del lungo periodo.

Gli effetti di un programma nutrizionale non vanno valutati solo in funzione dell’andamento del peso corporeo, ma anche in base al benessere generale della persona. In questo modo ci si sposta da una valutazione peso-centrata e si comprende che l’attenzione alla propria alimentazione è necessaria in primis come supporto alla salute e di conseguenza consigliabile per tutti e a qualsiasi età.

Infine, se un obiettivo è anche il controllo salutare del peso (che risulta tuttavia “effetto” e non “fine” di una modificazione dello stile di vita), il vero risultato di un programma di dieta non si dovrebbe valutare nell’immediato, bensì dopo un determinato periodo nel quale il peso raggiunto si potrà mantenere. Il mantenimento avverrà solo nel caso in cui la persona abbia acquisito funzionalmente in prima persona, con competenze di autonomia e consapevolezza, strategie e nozioni per poter mantenere le corrette abitudini mano a mano impostate. Ciò vale per qualsiasi intervento di correzione delle proprie abitudini quotidiane.

Più che parlare di “dieta”, sarebbe allora più adeguato parlare di intervento migliorativo sullo stile di vita. Questo comprende anche l’impostazione di un livello di attività fisica adeguato, la scelta di ritmi quotidiani salutari e regolari, la corretta igiene del sonno, la gestione dello stress e altri aspetti.

Sono al contrario da temere gli approcci dietetici di “dimagrimento veloce” mirati alla restrizione calorica improvvisa e spesso non gestita in modo professionale, all’esclusione immotivata di categorie alimentari e/o all’impostazione iperproteica con restrizione marcata ed improvvisa dell’introito di carboidrati in modo aspecifico, che potrebbero avere effetti deleteri.

La prima attenzione va data sempre alla salute e all’impostazione di un programma alimentare sano e fisiologico, accompagnato da una salutare attività fisica. I cambiamenti e le nuove abitudini che si impostano nel contesto di un programma di modificazione dello stile di vita dovrebbero poi essere mantenuti senza scadenze, con attenzione e con una consapevolezza rinnovata.

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